La prima manifestazione italiana della viticoltura sostenibile si è chiusa tracciando la via per la resilienza dei vigneti.
Oltre 1.500 visitatori tra viticoltori e tecnici del settore, 15 ettari di superficie espositiva, 50 cantieri operativi, 15 aree statiche, più di 100 macchine al lavoro e 40 espositori.
Con questi numeri si è chiusa la 5ª edizione di Vite in Campo, la manifestazione dedicata all’innovazione in agricoltura organizzata da CondifesaTVB con Edizioni L’Informatore Agrario, e ospitata venerdì 30 giugno e sabato 1° luglio tra i filari dell’Azienda Agricola Conte Collalto di Susegana (TV).
Cifre che confermano Vite in Campo la più importante manifestazione italiana sulla viticoltura sostenibile.
Nelle due giornate, le dimostrazioni pratiche e i tour guidati da esperti hanno consentito ai visitatori di valutare le performance delle tecnologie destinate alla gestione della chioma, del terreno e del cotico erboso in sostituzione dei diserbanti e della difesa delle piante dalle malattie riducendo al minimo l’effetto deriva e l’uso di agrofarmaci di sintesi. Operazioni colturali che possono essere delegate anche ai robot, anch’essi presenti a Vite in Campo con le ultime versioni, totalmente autonome ed elettriche.
L’edizione 2023 è stata arricchita da due importanti novità: la simulazione in notturna di trattamenti antiparassitari con liquido tracciante per valutare la deriva e l’uniformità di distribuzione dei prodotti su foglie e grappoli, e la Sezione biosolution, che ha ospitato mezzi tecnici innovativi, come gli strumenti di biocontrollo, impiegati per la cura delle piante dalle malattie sia in agricoltura biologica che integrata e i biostimolanti: sostanze applicate in dosi omeopatiche capaci di migliorare la fisiologia della vite e la risposta agli stress ambientali, siccità in primis.
In pratica una rassegna completa di macchine, attrezzature, sensori, sistemi di supporto alle decisioni e fattori produttivi sostenibili e funzionali al miglioramento della resilienza dei vigneti.
La resilienza della vite, oltre che la resilienza dell’impresa vitivinicola, è stato il filo conduttore che ha guidato il visitatore attraverso le diverse opportunità presenti a Susegana quest’anno: dalla corretta gestione della risorsa idrica alle tecniche colturali sostenibili, dall’ottimizzazione della protezione della vite dai patogeni all’automazione delle lavorazioni in vigneto, senza tralasciare il rispetto del suolo e della biodiversità ambientale.
E proprio la resilienza è stata oggetto del consueto convegno del venerdì sera, svoltosi presso la cantina Conte Collalto dalle ore 18:30. L’incontro La resilienza del vigneto: buone pratiche contro i cambiamenti climatici ha evidenziato come “l’integrazione di tecnologie, conoscenze e innovazioni anche sul fronte della difesa passiva – nelle parole di Valerio Nadal, presidente CondifesaTVB – sia l’unica soluzione percorribile per salvaguardare vigneti, paesaggio ed economia del territorio. Un tema che i nostri agricoltori hanno ben compreso, ce lo dimostrano le oltre 100 macchine a recupero già in opera nei vigneti della provincia di Treviso, che rendono la nostra viticoltura una tra le più sostenibili d’Europa”.