Vite in Campo Eroica 2024: innovazione e sostenibilità per la viticoltura in collina

La manifestazione italiana della viticoltura sostenibile si è chiusa tracciando la via per la resilienza dei vigneti: oltre 700 tra viticoltori e tecnici del settore hanno visitato le rive dell’azienda agricola Graziano Merotto a Col San Martino di Farra di Soligo (TV), dove si è svolta la seconda edizione di Vite in Campo Eroica.

La manifestazione, organizzata da CondifesaTVB e il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e che visto il coinvolgimento de L’Informatore Agrario come media partner, aveva l’obiettivo di portare in campo macchine, attrezzature e tecnologie in grado di agevolare l’attività dei viticoltori eroici.

“Le rive, patrimonio dell’umanità UNESCO – ha dichiarato Valerio Nadal, presidente CondifesaTVB – soffrono particolarmente gli effetti del cambiamento climatico e dell’aggressività di patologie come la flavescenza dorata, che stanno danneggiando gravemente i vigneti collinari”.

“Servono soluzioni concrete – ha dichiarato Franco Adami, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG – per consentire ai viticoltori di intervenire rapidamente in occasione nel ripristino dei ciglioni in caso di frana, nella sistemazione della viabilità poderale e, quando è necessario, sostituire le viti morte. La burocrazia determina lungaggini non compatibili con la vita di una impresa”.

Luca De Carlo, presidente della Commissione agricoltura del Senato, ha assicurato la vicinanza della politica che intende farsi carico della necessità di snellire i processi burocratici, ma anche di fornire ai viticoltori soluzioni ai problemi concreti che devono affrontare. A tal proposito ha ricordato l’emendamento inserito dal Governo nel cosiddetto Decreto siccità, che consente oggi di sperimentare in campo per la prima volta in Europa viti migliorate con le moderne tecniche di evoluzione assistita (TEA), totalmente estranee agli ogm.

“Questa iniziativa – ha proseguito De Carlo – è propedeutica alla possibilità di avere nel medio periodo viti più resistenti alle malattie e alla siccità, indispensabili a preservare l’attività agricola e il presidio del territorio in particolare in aree difficili come quelle delle Colline del Prosecco, ma non solo”.

“Vite in Campo Eroica ha il merito – come ha ricordato Nadal – di portare innovazioni e tecnologie in mezzo ai vigneti e soprattutto ai viticoltori, promuovendo il confronto tra operatori del settore e costruttori”.

La manifestazione ha voluto infatti sollevare la questione della tutela della salute delle piante: una delle operazioni fondamentali per garantire la produttività e la sopravvivenza dei vigneti, in particolar modo quelli posti in terreni in pendenza, dove i trattamenti con le tradizionali attrezzature risultano difficili, costosi e talvolta poco efficaci. L’utilizzo dei droni potrebbe rappresentare una soluzione interessante, perché efficaci dal punto di vista agronomico, rispettosi dell’ambiente in quanto potrebbero ridurre la deriva, sostenibili dal punto di vista sociale perché esentano i viticoltori da fatiche fisiche non più accettate dai giovani e soprattutto dai rischi legati ai trattamenti in forte pendenza su suoli instabili.

Da Vite in Campo è partito quindi un appello alla politica per la semplificazione burocratica e per valutare la possibilità di autorizzare i droni quale strumento per distribuire gli agrofarmaci delle piante.